Monaco Di Baviera: decorerei casa mia allo stesso modo

Santa Munditia, close up

Ciao a tutti amici, eccomi nella mia splendente latitanza di mesi, a postare di un mini trippino fatto a dicembre (e ora siamo a Aprile).

In questo breve articolo vi mostro un po’ di perle inquietanti trovate in giro per Monaco di Baviera, che ho scoperto essere deliziosamente lugubre, pur essendo decorata per il periodo natalizio (un piacere per gli occhi di una gothicona-inside che non è mai morta). Parliamo di un posto che è disseminato di draghi, gargoyles e teschi, insomma è come se il mio spirito gothic si fosse reincarnato in una città.

In ogni caso, amanti del lugubre o meno, è un posto davvero suggestivo in certi periodi:

Chiese tedesche chiaramente addobbate da un punkettaro

Mi piacerebbe stare molto a disquisire sull’architettura e la storia delle chiese visitate, però lo sapete, l’ho sempre detto, che sui tecnicismi io non sono capace e non è quello di cui voglio scrivere, quindi insomma, vi beccate una carrellata di chiesette con le loro peculiarità chiaramente poco sobrie (letteralmente teschi ed ossa ad ogni angolo, questi fanno messe circondati da mezzo cimitero) e qualche chicca da leggere.

Wurmeck, dragone appiccicato al Neues Rathaus

Questa bellissima lucertolona, Wurmeck, è appiccicata al Municipio di Monaco, donando all’atmosfera natalizia che dilagava, un tocco di inquietudine fantasy che ho apprezzato.

La creatura che vedete in foto è legata ad una leggenda, di origine medievale, secondo cui, un bel giorno, dal sottosuolo della città, venne fuori questo serpente alato, che diffuse la peste e quindi di conseguenza morte e carestia, fino a che gli eroici cittadini di Monaco non lo sconfissero. Questa leggenda narra un po’ (neanche troppo allegoricamente) l’arrivo della peste e di come questa abbia messo in ginocchio la popolazione, causando carestie e disagi di ogni genere.

Un’altra spiegazione alla presenza di questa statua è legata agli ex proprietari di questo luogo, che avevano una “pantera” nel loro stemma, ma non una pantera come ce la immaginiamo noi, bensì una sorta di Lindworm, un altro serpentone alato.

Gargoyles urlanti per proteggere le anime buone

La parola “Gargoyles” deriva dal francese “gargouille“, che significa “gola“, difatti in origine, queste statue avevano uno scopo funzionale: durante le piogge avevano lo scopo di incanalare l’acqua accumulata sul tetto e farla fluire via, in modo da evitare accumuli d’acqua che avrebbero potuto danneggiare la struttura.

C’è anche una leggenda francese legata alla figura del Gargogyle, si narra infatti di questa creatura simile ad un drago che San Romanus combattè a Rouen, ove la distrusse eccetto che per la testa, che non bruciò. Così, decisero di conservarla e “montarla” all’entrata della chiesa per spaventare gli spiriti cattivi e garantire dunque protezione al luogo sacro. La figura del gargoyle era anche un po’ un reminder per i pagani, per ricordare loro che anche nella bellezza e nella purezza, c’è comunque un briciolo di malvagità che aleggia.

Mundizia, martire cristiana, la star della copertina di questo articolo

Santa Munditia

Custodita all’interno della chiesa di San Pietro (Peterskirche), troviamo le spoglie di Santa Mundizia, martire cristiana protettrice delle zitelle. Adornata da quantità incalcolabile di gioielli, regge tra le mani una fronda (simbolo del martirio) e una fiaschetta con all’interno qualcosa di sconosciuto, sulla fiaschetta ci sono due lettere chi (X) and rho (P), le prime due lettere per la parola “Cristo” in greco.

Non si sa molto della vita e del culto di Santa Mundizia, qualcosa è possibile dedurlo dalle iscrizioni riportate sull’ossuario. Ad esempio, l’abbreviazione “APC” è la più enigmatica, alcuni suppongono possa significare “ASCIA PLEXA CAPITA” (quindi morta per decapitazione) altri che possa essere “ANDRONICO PROBO CONSULIBUS” (quindi vissuta sotto il regno di Andronico).

Sant’Erasmo e Sant’Onorato

È facile perderseli, vista la vistosità di Santa Mundizia, ma proprio sopra il suo ossario, troviamo le spoglie di un altro martire, Sant’Erasmo protettore dei marinai e pescatori e protettore contro le malattie intestinali. Si narra (incerta come cosa) che sia stato ucciso per sventramento. Poco distante da Santa Mundizia e Sant’Erasmo, troviamo la reliquia di un altro martire, Sant’Onorato.

Duomo di Monaco (Frauenkirche) e l’impronta del diavolo

La leggenda narra che l’architetto Jorg von Halspach fosse alla ricerca di fondi per costruire una nuova cattedrale a Monaco, senza avere successo. Così, preso dalla disperazione, fece un patto con il diavolo: il diavolo avrebbe garantito i fondi per la costruzione, in cambio, la cattedrale sarebbe dovuta essere una celebrazione dell’oscurità: niente finestre da cui far entrare luce!

L’architetto terminò i lavori ed il diavolo andò a visionare quanto fatto, dall’entrata tutte le finestre risultavano coperte (e quella grande centrale era nascosta da un grosso altare), il diavolo ne fu felice, tanto da battere a terra i piedi con foga, lasciando la famosa traccia, tuttavia, appena fece un passo in avanti capì di essere stato ingannato, notando tutte le finestre dietro le colonne. Si incazzò e si trasformò in un vento furioso, che ancora oggi si dice possa essere sentito all’interno del luogo.

Chiesa di San Giovanni Nepomuceno, l’oscuro mietitore di guardia all’entrata

La chiesa di San Giovanni Nepomuceno è stata la più bella chiesa su cui potessi posar gli occhi, purtroppo, l’accesso al pubblico era proibito, per cui mi sono dovuta accontentare di guardarla dall’esterno…e proprio all’esterno, ho notato una rappresentazione meravigliosa: un dorato oscuro mietitore che taglia il filo della vita

Lascio anche una fotina della chiesa per concludere:

Asamkirche

That’s it my guys, sono queste le chicche inquietanti e creepy che ho trovato girovagando per Monaco!

Ci vediamo tra probabilmente altri 6 mesi di latinanza, enjoy

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